Sagra del carciofo a Uri (SS) Sardegna

Sagra del carciofo a Uri (SS) Sardegna

Sua maestà il carciofo, conosciamo meglio questo ortaggio.

In Sardegna ogni scusa è buona per far festa


Anche quest'anno a Uri, dal 9 al 11 marzo 2018, si svolgerà la XXVIII sagra del Carciofo Spinoso Sardo, un bis della sagra sarà concesso ad agosto ma la data è ancora da definire. La prima sagra risale al 1990, da allora si svolge sempre nel secondo fine settimana di marzo.

L'evento si aprirà il 9 marzo con la firma del patto di gemellaggio con 4 stati europei: Romania, Polonia, Lettonia e Spagna. Nella manifestazione gastronomica si potranno degustare ovviamente i carciofi e molti altri prodotti tipici; il tutto sarà accompagnato da musica, canti, balli e inoltre nei vari stands si potranno acquistare le creazioni degli artigiani locali.
Nei giorni della sagra si potranno fare escursioni archeologiche e domenica si potrà visitare la casa museo.

Il piccolo paesino è situato in un territorio collinare nel nord ovest della Sardegna, poco distante da Sassari e da Alghero, si trova quasi a metà strada tra le due città, a 150 metri sul livello del mare, in prossimità del Lago di Cuga; la sua economia è basata sull'artigianato, sull'allevamento ovino, sulla produzione di formaggi e soprattutto sull'agricoltura, oltre al carciofo è rinomata la coltura dei cereali, viti e ulivi da cui si produce vino e olio d'oliva di ottima qualità.

I menù, della sagra, che vengono proposti alle migliaia di visitatori che si lasciano attrarre ogni anno, prevedono piatti a base di carciofo locale sia crudo che cotto, condito con gustoso olio extravergine d'oliva e accompagnato da buon vino prodotto con uve del posto; le naturali caratteristiche di questo ortaggio gli hanno permesso di ottenere il marchio DOP "denominazione di origine protetta" dalla Comunità Europea.

Il carciofo spinoso sardo si distingue da quello più noto come romano perché ha una forma più allungata, polpa più tenera e carnosa, gusto più delicato meno astringente e di conseguenza più gradevole al palato anche se consumato crudo, inoltre ha una maggior resistenza agli agenti atmosferici e proviene da coltivazioni di ecotipo.

La cultura del carciofo in Sardegna, affonda le sue radici nel periodo dei Fenici dal IX sec. a.C., sino ai primi del 1900 questi ortaggi si coltivavano per autoconsumo, è solo dopo i primi decenni dello stesso secolo che l'agricoltura subisce un grande rinnovamento per esempio grazie all'impiego di nuove macchine agricole come aratri meccanici e nuovi sistemi di semina, ciò permise lo sviluppo della produzione del carciofo isolano adattandola ad un consumo nazionale e successivamente anche internazionale. 


Carciofo spinoso sardo

Carciofo romano

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