Recensione: Il bambino di Auschwitz di Suzy Zail - Newton Compton Edizioni


La storia è scritta da Suzy Zail, figlia di uno dei sopravvissuti all'olocausto.

Racconta l'incubo vissuto da Alexander Altmann, quando, appena adolescente, viene portato ad Auschwitz con la mamma e sua sorella minore, da lì in poi i carcerieri cercheranno di cancellare la sua identità, lo sottoporranno a continue umiliazioni, torture e soprusi di ogni genere, sarà solo il numero A10567.
Il ragazzino capisce da subito, che per sopravvivere alla violenza dei lager nazisti deve essere forte nonostante tutto, deve farsi una corazza, perciò cerca di rendersi invisibile alle guardie e si chiude a riccio evitando di farsi degli amici. Durante la prigionia assiste a talmente tanti orrori, che perde la Fede, non si spiega come sia possibile che Dio permetta che accada una cosa simile ai suoi figli.
La speranza di riuscire a migliorare la sua condizione, si presenta quando gli viene affidato il compito di addestrare il cavallo del comandante...

Il racconto è scritto in modo chiaro e scorrevole. Considero sia un'ottima lettura anche per i più giovani, la scrittrice racconta come si sono svolti realmente i fatti nei lager, senza essere cruda, regala forti emozioni.
Se vuoi leggere un'anteprima del libro: Il bambino di Auschwitz clicca qui.



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