Recensione: La ragazza del treno di Paula Hawkins - edizione Piemme

Questa storia, a mio parere, non rientra in un genere preciso, direi che si tratta di un giallo ma non troppo... Il romanzo è ambientato a Londra, la storia è raccontata dalle tre protagoniste femminili in prima persona ed a mo' di diario,  occorre prestare attenzione ai titoli dei capitoli per non perdere il filo!
La protagonista si chiama Rachel é una ragazza trentenne, rimasta sola dopo la separazione dal marito di cui era tanto innamorata, ha seri problemi di alcolismo... Vive una vita triste e monotona.
Abita con l'amica Cathy che cerca come può di aiutarla ad uscire dal tunnel dell'alcolismo.
Nelle sue ripetitive giornate gli unici momenti per cui vale la pena di uscire da casa sono i viaggi in treno, andata e ritorno dal lavoro ad Ashbury, lavoro che a causa dell'alcool ha pure perso e di cui non ha detto niente a Cathy!
Dal finestrino del treno ha modo di sbirciare la vita degli altri...
Fantastica parecchio sulla bella coppia che lei reputa "la coppia perfetta" (cui ha pure dato dei nomi!) che vede far colazione in veranda, a poca distanza dal suo vecchio appartamento, quello in cui ora continua a vivere il suo ex con la nuova moglie Anna.
Tutto procede liscio finché un giorno Rachel vede che la ragazza della coppia perfetta si bacia appassionatamente con un altro uomo! Questa scena la sconvolge...
Giorni dopo Rachel legge sul giornale la notizia della scomparsa di Megan e il principale indiziato è il marito Scott. Forse tutto è successo proprio l'ennesimo giorno in cui lei si è recata dal suo ex marito sotto l'effetto dell'alcool e come ogni volta è stata cacciata.  Successivamente verrà interrogata dalla polizia ma non ricorderà niente perché a causa della pesante sbornia ha perso memoria di ciò che è accaduto in quel giorno!
Lei ormai si sente coinvolta e forse essendosi un po' invaghita di Scott cerca di fare il possibile per scagionarlo rischiando addirittura la sua vita...
La trama si sviluppa tra alti e bassi fino ad arrivare ad un epilogo abbastanza scontato.
Nonostante tutto, questo pseudo giallo mi è piaciuto e benché non sia riuscita ad immedesimarmi in nessun personaggio mi ha fatto provare un po' di simpatia proprio per Rachel per la sua capacità di mettersi in gioco e cercare di prendersi la vita che si merita! 

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